4 Produttori e un Ponte

Una terra chiamata Roero di cui ne fanno parte 25 territori comunali su una superficie di 420 km² e con una popolazione di circa 75.000 abitanti. Le tante torri e castelli presenti in questo anfratto di Piemonte testimoniano un passato nobile e aristocratico.

Il dolce sali e scendi delle colline del vino con le vigne disegnate armoniosamente, i profumati frutteti, i castagneti secolari, la pianura dalle terre rosse e la piana degli orti sono ingredienti straordinari di un paesaggio dalle molteplici sfaccettature.

Il paniere dei prodotti tipici è decisamente variegato: i vini rossi e bianchi, le pesche, le fragole, le pere della Madernassa, le nocciole del Piemonte e le castagne. E poi la tinca gobba, gli asparagi, le carni e l’elemento più rappresentativo della cucina: il tartufo bianco, che qui è l’ultimo della stagione ma il primo dell’annata. Lo si cerca e raccoglie infatti durante le prime settimane dell’anno nuovo.

Le rocche millenarie dove ancora oggi vengono rinvenuti fossili e che rievocano l’antica presenza del mare sono il DNA del Roero. Qui, tra castelli e tipicità, tra passato e presente si gusta una cucina che sa di vino e che frequenta filari e cantine, una tavola capace di presentare una forte personalità, ricca di sapori, colori e profumi del tutto originali. Ma una grande cucina deve essere accompagnata da grandi vini e questo è un altro elemento che non manca.

Molte sono le cantine roerine 4 delle quali le troviamo nel Comune di Montaldo Roero. Montaldo è una deliziosa località con una densità di popolazione che non supera le 900 unità. Un paese dislocato su due colline verdeggianti arricchite proprio dai vigneti, dai boschi, dai noccioleti. Un piccolo paese ideale per chi ama le passeggiate, la tranquillità, l’aria pulita e le lucciole, il cielo stellato e lo star bene a tavola.

Le 4 cantine di Montaldo Roero sono piccole realtà famigliari che producono i vini tipici di questa terra come il Roero, l’Arneis, la Favorita, la Barbera e meritano di essere menzionate.

Cascina Ciapat, un nome curioso che deriva dal bricco Ciappetto. In cascina si lavorano 15 ha di vigneto, una parte delle uve viene venduta e un’altra vinificata per una produzione di circa 20 mila bottiglie. Tra i loro vini spiccano il Roero DOCG, e l’Arneis DOCG. La storia dell’azienda risale al 1890 ed situata in frazione San Rocco.

A pochi metri di distanza, sempre a San Rocco, l’azienda di Giovanni Frea con il fratello Lorenzo. Pur essendo un’azienda tramandata da generazioni una svolta importante l’ha vissuta nel 2002 e da quella data la crescita è stata costante. Nebbiolo, Arneis, Favorita, Barbera giusto per citarne alcuni.

A San Giacomo di Montaldo, un’altra frazione, Cascina Foetto, produce circa 10 mila bottiglie all’anno lavorando 3 ha di vigneto.  Langhe Arneis, Langhe Roero e poi Barbera, Nebbiolo tutti vini tipici con una dichiarata identità territoriale.

Nel capoluogo, a Montaldo, due giovani: Giorgio ed Edoardo Musso. Montaldesi DOC, nonni e genitori di Montaldo dunque veraci al 100%. Producono poche bottiglie, molta dell’uva raccolta viene infatti venduta ad altre realtà produttive, ma varie sono le referenze.

E il Ponte? E’ una struttura architettonica costruita all’inizio degli anni 30 che verso il declinare degli anni 90, grazie ad un’idea del Prof. Luciano Bertello, si impreziosì della menzione: Ponte dei Sapori. Un ponte che unisce, lega e abbraccia la profondità dell’anima paesaggistica con il lavoro dell’uomo, il sudore, le tradizioni e il nuovo che avanza.