Amativo, il vino del cuore di Cantele, compie 20 anni

La storia della famiglia Cantele inizia con una “migrazione al contrario”: Giovanni Battista Cantele, commerciante di vini e la moglie si trasferiscono dal Nord al Sud, nel Salento, di cui si erano innamorati.

Era il 1999 quando Augusto Cantele, per primo in tutta la Puglia, decise di creare un vino capace di coniugare al meglio la forza e la morbidezza del Primitivo con la struttura e la complessità del Negroamaro. Nasceva così AMATIVO, che nel nome come nel calice, porta in sé i due vitigni più importanti e noti della Puglia.

Negli anni quello che era iniziato come poco più che un esperimento ha fatto da apripista e ha contribuito a far conoscere le potenzialità che i due vitigni possono offrire insieme, conseguendo successo e apprezzamento sempre crescenti in Italia e nel mondo. Oggi i quattro cugini Gianni e Paolo, Umberto e Luisa, che rappresentano la terza generazione della famiglia Cantele, insieme a Domenico, festeggiano il successo di questo grande vino:

“Siamo molto orgogliosi del nostro Amativo: oltre a essere l’unico blend della nostra azienda, per noi ha un grande valore affettivo essendo indissolubilmente legato a mio padre Augusto che ora non c’è più – afferma Paolo Cantele, Responsabile Commerciale Italia – Amativo rappresenta il nostro legacy wine in quanto ha segnato il passaggio di testimone tra i nostri genitori, Augusto e Domenico, e noi: mio fratello Gianni, enologo dell’azienda, i miei due cugini, Umberto e Luisa e io. Allo stesso tempo lo consideriamo il nostro prodotto simbolo anche perché è un vino non facile da produrre, essendo frutto di due vitigni molto diversi che hanno tempi di raccolta differenti e proprio per questo ci sembra rappresentativo dell’impegno, del carattere e della continuità di visione che attraversa le generazioni della nostra famiglia.”

Amativo Igt Salento, è frutto di una vendemmia in due tempi: a fine agosto per il Primitivo, a fine settembre per il Negroamaro. Le uve nascono da viti coltivate ad alberello, come da tradizione, raccolte a mano nelle primissime ore di luce per mantenere al meglio la freschezza e l’integrità dei grappoli. E’ un vino dal colore rosso intenso. All’olfatto la rosa e la violetta si sprigionano in una progressione lenta e duratura con richiami ai frutti di bosco, al pepe nero, allo zenzero. Il gusto è equilibrato, morbido, complesso, con delicate note fruttate e speziate grazie all’affinamento di 12 mesi in barrique di rovere francese.