Belva di terra: da fiaba a vino

Il Conte Villa Prandone, azienda vitivinicola di Monteprandone (Ascoli Piceno), trae ispirazione da una fiaba tramandata da generazioni nella famiglia De Angelis per presentare sul mercato il Marche Sauvignon IGP Belva di terra.

Da uve 85% sauvignon blanc e 15% pecorino, il nuovo vino affianca il Merlot IX Prandone nel racconto altamente qualitativo del territorio vitivinicolo piceno, le cui peculiarità e conformazione donano anche alle varietà internazionali un’impronta riconoscibile e competitiva. “Nonno Amilcare, che fondò l’azienda negli anni Cinquanta – spiega Emmanuel De Angelis, winemaker de Il Conte Villa Prandone –, tramandò a figli e nipoti una vecchia storia appresa da bambino con protagonista una misteriosa creatura notturna che si aggirava tra i fossi e i calanchi attorno ai nostri vigneti.

La belva si cibava delle migliori uve ma, anche se temuta dai vignaioli, era rispettata poiché considerata custode delle vigne. Con Belva di Terra abbiamo voluto rendere omaggio alla nostra storia familiare con l’impegno di mantenere e potenziare l’alto valore intrinseco delle uve nella loro trasformazione in vino”.

Le varietà bianche traggono giovamento in quanto a struttura, acidità e ricchezza di profumi dai suoli argillosi ricchi di minerali, dalle escursioni termiche frutto delle brezze provenienti dai vicini mar Adriatico e monti Sibillini, così come dall’ottima esposizione a sud-ovest dei vigneti collinari.

I grappoli destinati a Belva di terra sono vendemmiati a mano e scelti con grande cura. Seguono la pigiatura a grappolo intero, la sfecciatura per sedimentazione naturale e una fermentazione lenta a temperatura controllata. Il Sauvignon affina sui lieviti delle fecce fini per 6 mesi, una metà in tonneaux e l’altra suddivisa tra cemento e anfora, in un gioco di armonizzazione degli aromi varietali e fragranti con profumi dal tono più evoluto e balsamico. Infine le due parti vengono assemblate un mese prima dell’imbottigliamento.