Il Consorzio di tutela del Bardolino entra in campo assieme all’Unione Montana del Baldo-Garda, all’associazione Marchio del Baldo e a Mag Verona per promuovere i vini del distretto Montebaldo, nonché tutto il territorio veronese del monte Baldo attraverso un progetto comune. Quello del Montebaldo diventa così il primo, tra i tre storici “distretti” bardolinesi tornati a essere riconosciuti con il disciplinare entrato in vigore il 14 aprile 2021, a mettere in atto un intenso percorso di sviluppo e valorizzazione della propria identità. L’accordo di sussidiarietà appena sottoscritto ha lo scopo di promuovere infatti l’intero contesto del monte Baldo, un ambiente ricco di prodotti tipici artigianali e agroalimentari, ma anche di paesaggi mozzafiato, di aree dedicate alle attività sportive all’aria aperta, di tradizioni plurisecolari e di straordinari beni storico-artistici e culturali.
Sono 266.000 le bottiglie di Montebaldo Bardolino DOC prodotte finora, per un valore economico al dettaglio intorno ai 4 milioni di euro, stante un posizionamento di mercato tra i 10 e i 20 euro. Si tratta delle etichette che, di fatto, hanno ridato vita allo storico “cru” Montebaldo, individuato già nel 1825 all’interno di quella che sarebbe diventata l’attuale area di produzione del Bardolino, assieme a La Rocca e Sommacampagna. Un traguardo importante per valorizzare l’unicità di un ecosistema, quello del Baldo, che è stato definito il Giardino d’Europa per l’eccezionale biodiversità dovuta alla presenza di svariate specie endemiche e per la ricchezza di paesaggi.