La forza e la delicatezza del rosa

Ottobre e Casa Paladin si tingono di rosa: è il mese della prevenzione del tumore al seno e l’azienda vitivinicola sostiene le iniziative di LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, attraverso il progetto Life in Rosé con i vini di Bosco del Merlo, donando 5000€ alla sezione di Treviso.

Life in Rosé dedica a questa ricorrenza il Kit in Rosa che comprende due vini simbolo di questa idea, ovvero il Prosecco Rosé DOC Bosco del Merlo e il Pinot Grigio Rosé DOC delle Venezie Bosco del Merlo. Due vini rosati, vibranti, eleganti e incisivi. Il primo è un Prosecco, fruttato e floreale, il secondo è ramato, secco e fruttato ed entrambi simboleggiano la tradizione del territorio di alta qualità vocativa. Casa Paladin si impegna a tutelare e valorizzare l’ambiente e la società aderendo attivamente ad attività sociali come life in rosé.

La sostenibilità secondo Casa Paladin è un concetto concreto, da portare avanti con azioni mirate. «Siamo convinti – afferma la famiglia Paladin – che la generazione presente debba soddisfare i suoi bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri». Per farlo, Paladin ha pensato di mettere l’azienda al centro del sistema ambiente, cercando di dare un contributo positivo in diverse direzioni. È una missione, quella della sostenibilità a 360°, che Casa Paladin e di conseguenza anche Bosco del Merlo ha sviluppato attraverso un progetto di tutela delle 4V, i quattro pilastri Vite, Verde, Vino e Vita. I principi base sono rispettare la Vite, proteggere il Verde, produrre un Vino sostenibile, tutelare la Vita.

Life in Rosé può contare sul sostegno di personalità celebri nel mondo digitale e in quello del vino (influencer e blogger grazie alla forte campagna di comunicazione online e offline) e su tutta la community di clienti nel territorio italiano (Ho.Re.Ca) e internazionale (rete di importatori) che organizzano eventi e attività per promuovere la sensibilizzazione del proprio pubblico su questa tematica così importante. Questo progetto, quindi, riesce a inserirsi sia nella dimensione analogica, con la recente illuminazione della statua della Teresona in centro a Treviso, ma anche nella sfera digitale, dando a temi cruciali come quello della prevenzione una maggiore visibilità