Nel primo trimestre del 2022 Moncaro ha perfezionato un importante accordo con la cooperativa Marche Doc che detiene i marchi Colonnara, noto brand specializzato nella spumantistica, e Pisaurum, già leader nella produzione di vini di qualità nell’area nord delle Marche.
“L’aggregazione è sicuramente un’arma vincente per l’affermazione sui mercati e per garantire agli agricoltori una remunerazione crescente del proprio lavoro – spiega il presidente Doriano Marchetti – Siamo onorati di svolgere questo ruolo per il vino marchigiano. Ora Moncaro avrà il compito di gestire la gestione commerciale di ulteriori brand, riconoscibili e affermati presso i consumatori, sfruttando il know how acquisito a livello nazionale e sui mercati esteri, favorendo quella sinergia positiva che punta a nuovi traguardi nel mondo del vino”.
Export, investimenti, tecnologia, sostenibilità e innovazione.
Storicamente per Moncaro il rapporto export/mercato interno è sempre stato paritario, ma di fronte alle dinamiche della pandemia e alle relative difficoltà internazionali, nell’ultimo biennio tale rapporto si è sbilanciato verso il mercato Italia che nel 2021 ha contato per il 60% del totale del Gruppo. Ciò è stato anche dovuto alla tipologia di distribuzione che caratterizza il mercato dei vini Moncaro, molto presente nell’on-trade all’estero dove, come in Italia, i continui lockdown hanno pesantemente penalizzato gli esercizi commerciali.
Investimenti nell’agricoltura 4.0
Contestualmente allo sviluppo commerciale, si iniziano i primi risultati delle nuove tecnologie messe in campo con il recente piano di investimenti che ha fatto leva sull’ottimizzazione dei costi e sulla sostenibilità ambientale, tra cui l’applicazione dell’agricoltura di precisione supportata da satelliti e sensori in vigneto che permetteranno di migliorare ulteriormente il lavoro in campagna nella gestione dei 1.200 ettari di vigneti. Tra le prime aziende italiane con la certificazione di sostenibilità “Equalitas”, in cantiere c’è anche l’applicazione della blockchain per la tracciabilità delle bottiglie a partire dal vigneto, progetto che vedrà la luce entro l’anno e che darà una garanzia in più ai consumatori sulla provenienza della bottiglia.