Nasce il guardiano del Faro

E’ un traguardo significativo quello che Cantine Colosi vuol celebrare con Guardiano del Faro: era infatti il 1987 quando, sulle orme dell’attività del padre che già dai primi anni ’70 lavorava sull’isola, Piero Colosi ha fondato la Cantina di famiglia dopo essersi dedicato con tenacia a ricercare e acquistare i tanti piccoli e spesso impervi appezzamenti di vigneto tra Capo Faro e Porri abbandonati dagli isolani emigrati in Australia e negli Stati Uniti. Un’operazione lungimirante che ha contribuito significativamente anche al recupero di un patrimonio viticolo che altrimenti sarebbe andato perduto.

Proprio in una singola particella di questi vigneti di proprietà in quella porzione di Salina che volge a nord verso Panarea e Stromboli, vengono coltivate le uve di Nerello Mascalese che danno origine a Guardiano del Faro come racconta il giovane Pietro, terza generazione della famiglia Colosi:

Questo vino segna certamente un importante anniversario per la nostra famiglia ed è anche il nostro tributo a Salina a cui dobbiamo tanto. Da tempo avevamo il desiderio di produrre un vino rosso speciale che rendesse onore al suolo vulcanico di quest’isola e ne esprimesse tutta la ricchezza in termini di complessità aromatica, sapidità e mineralità.

Per farlo abbiamo individuato un piccolo vigneto che per le particolari caratteristiche del suolo – il terreno estremamente calcareo composto prevalentemente da tufo bianco – e la continua esposizione ottimale ai raggi solari e alle fresche brezze marine, produce uve dal carattere particolarissimo perfette dal punto di vista qualitativo con una spiccata mineralità e pienezza nel gusto. E’ un vigneto esposto a nord est, guarda il mare che bagna la costa nord dell’isola di Salina e si rivolge verso il promontorio di Capofaro con il suo antico farouna posizione incantevole dalla quale domina l’isola ergendosi tra tutti gli altri appezzamenti di terreno e che ci è stata di ispirazione per il nome del nostro nuovo cru.

Il Nerello Mascalese che nasce da uve coltivate in questi terreni di origine vulcanica presenta caratteristiche di acidità e spiccata tannicità che lo rendono un ottimo vino da invecchiamento. L’affinamento in legno di rovere per un anno conferisce al nostro Guardiano pienezza, rotondità ed eleganza; gli aromi sono delicati e spaziano da lievissime sfumature floreali ad intense note di frutta a bacca rossa con tenui effusioni di vaniglia. Caldo, tannico, persistente e armonico: così è il nostro Guardiano del Faro, così è la nostra terra.”

Guardiano del Faro è prodotto nell’annata 2020 in 3.500 bottiglie, tutte confezionate in cassette di legno. La piccola produzione rispecchia le dimensioni della particella di terreno da cui ha origine e la cura particolare che viene dedicata a queste uve.