Rosè Connection: un ponte tra Valtènesi e Provenza per una cultura europea del rosé

Un’importante partnership internazionale per dare vita ad un progetto inedito: con Italia e Francia alleate in una grande operazione promozionale per rafforzare la cultura del vino rosé in Europa. Questi i termini di Rosé Connection, importante progetto che unisce due territori molto diversi tra loro, ma che condividono una storica vocazionalità alla produzione di vini rosa di altissima qualità.

Da una parte la Provenza, territorio storicamente specializzato nella produzione di rosé: un sistema da 27 mila ettari e 150 milioni di bottiglie annue che rappresenta la prima regione francese per la produzione di rosé a denominazione e vanta una quota pari al 4,3% della produzione mondiale di vini rosa.

Unica area vinicola che dedica fino al 91% delle sue potenzialità al rosé, la Provenza per questo programma triennale finanziato dalla Comunità Europea, ha voluto come partner italiano la Valtènesi, piccolo territorio da 1000 ettari vitati sulla riviera bresciana del lago di Garda, dove il rosé è una tradizione ormai ultracentenaria e dove la produzione, circa 2 milioni di bottiglie, cresce in valore e in quantità da diversi anni ad un ritmo medio del 10% (+17% nel 2021).

Presentato a Milano in una conferenza stampa con i rappresentanti di Consorzio Valtènesi e CIVP- Conseil Interprofessionel des Vinst de Provence, il progetto si svilupperà intorno alla realizzazione di una campagna triennale sul patrimonio dei vini rosé DOC e AOC di Valtènesi- Riviera del Garda Classico e Provenza (che si suddivide in tre grandi denominazioni: Côtes de Provence con i suoi cinque terroir Sainte-Victoire, Fréjus, La Londe, Pierrefeu and Notre-Dame des Anges, oltre a Coteaux d’Aix-En-Provence e Coteaux Varois en Provence) in grandi mercati europei come Germania, Olanda e Belgio.

Il target sarà prioritariamente quello dei millennials per rafforzare il legame emozionale ed esperienziale dei consumatori di questi tre grandi Paesi ed aumentare la percezione del reale valore qualitativo dei rosé a denominazione, tipologie non conosciute quanto meriterebbero. Importante sottolineare che, nonostante le diverse ed evidenti dimensioni, il progetto, in partenza nel mese di maggio 2022, vedrà i due Consorzi coinvolti alla pari, nel rispetto delle rispettive e specifiche peculiarità.