Storytelling

L’abilità di raccontare storie, utilizzando queste storie per dare significati e offrire insegnamenti è molto antica, probabilmente da quando l’essere umano ha creato dei gruppi, poi tribù, quindi nazioni e culture differenti.

Nell’antica cultura celtica ad esempio, la storia e le leggi non erano scritte, ma memorizzate in lunghi poemi lirici recitati da bardi (Filí), in una tradizione: la seanchaithe. Seanchaí (In Irlanda) o Seanchaidh (in Scozia), significa “portatore di vecchia tradizione”.

Tra le nostre capacità come esseri umani c’è anche quella di condividere queste storie che sono intrecciate nel tessuto culturale a cui apparteniamo. Questa condivisione può generare interesse, coinvolgimento e può trasferire informazioni e conoscenza. 

Recenti ricerche e analisi del business del vino hanno definito storytelling (l’arte di raccontare storie) nelle ultime decadi, non è una pratica nuova. Questo crescente interesse verso l’arte di raccontare storie risponde all’emergenza di “content marketing” (o marketing di contenuto), un nuovo strumento comunicativo usato dalle aziende per raggiungere un consumatore sempre più targhettizzato.

L’arte dello storytelling,  impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, ottiene effetti vincenti, dove innovative tecniche di pubblicità non arrivano. L’arte di raccontare storie, a differenza della pubblicità, si pone l’obiettivo di creare valore, grazie a contenuti indispensabili, importanti, immediati.