Il fronte del “Patto di Spello” (Città del Vino, Unione Italiana Vini, Movimento Turismo del Vino, Città dell’Olio, Federazione italiana Strade del Vino e Movimento Turismo dell’Olio) chiede a gran voce ai parlamentari italiani in Europa di farsi promotori delle istanze dei nostri territori affinché le politiche di prevenzione contro il cancro e per la tutela della salute non si trasformino in battaglie ideologiche a danno delle produzioni tipiche.
La Commissione Ue ha pubblicato – si legge nella lettera aperta del Patto di Spello – il documento per l’accesso ai fondi di promozione dei prodotti agricoli per un budget di oltre 176 milioni di euro, inserendo tra i criteri di accesso alle risorse l’allineamento al piano comunitario di lotta al cancro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel piano d’azione di lotta contro l’alcol, prevede misure analoghe, con l’obiettivo di ridurre del 20% il consumo di alcol entro il 2030.
A tutto questo si aggiunge il Piano di lavoro 2022 sulla promozione in agricoltura, approvato dalla Commissione Ue, e che attribuisce punteggi ai progetti in base alle indicazioni del piano anticancro. Alla luce di queste novità, se non saranno apportate modifiche, i produttori di vino (e di salumi, carni rosse, etc.) si vedranno decurtare il punteggio d’ammissione alle graduatorie dei bandi di promozione comunitari.