L’Art Park La Court di Michele Chiarlo festeggia 20 anni

Il 2023 segna un anniversario molto speciale per la famiglia Chiarlo: i vent’anni dell’Art Park La Court, progetto visionario e creativo di Michele Chiarlo che celebra il matrimonio tra vino e arte all’interno di una cornice paesaggistica riconosciuta come patrimonio umanità dell’UNESCO. Il parco artistico, situato a La Court, “chateaux” dei Chiarlo sulle colline di Castelnuovo Calcea, festeggia questo importante traguardo con la release dell’annata 2020 di Nizza Riserva La Court, celebre etichetta che ha fatto la storia della denominazione Nizza.

La storia dell’Art Park la Court ha inizio nei primi anni 2000, quando Michele Chiarlo ebbe la “visione” di trasformare il primo vigneto in un Parco artistico in continuo mutamento, un percorso interattivo attraverso i vigneti, dove le opere d’arte potessero creare un movimento di partecipazione dello spettatore, già immerso in un paesaggio spettacolare. Quando l’Art Park La Court venne inaugurato nell’estate del 2003, fu subito chiaro che fosse più di una mostra tra le vigne, più di un museo a cielo aperto, e più di un’opera di land art in un contesto suggestivo. L’Art Park era nato per trasformare il paesaggio, per riconvertire il contesto agricolo in una favola a occhi aperti, un luogo dove lavoro e creatività avrebbero trovato il giusto equilibrio. Come nella vigna descritta da Cesare Pavese, l’Art Park si prefiggeva di spalancare le “quinte di una scena favolosa, di un evento che né il ricordo né la fantasia conoscono”.

L’Art Park La Court sorge nel cuore del cru della storica zona di alta vocazione del terroir da cui nascono i nostri migliori Nizza e Nizza Riserva È il più esteso museo a cielo aperto in vigna, monumento in continuo aggiornamento dove arte, paesaggio e vino dialogano ininterrottamente, offrendo ai visitatori una delle esperienze di land art più uniche del panorama enologico. È un vivo centro culturale basato sulla condivisione della bellezza. Aperto al territorio e al mondo, attraverso la sua associazione – O.R.M.E. – promuove e supporta, ogni anno iniziative che invitano a percorrere a piedi tra i vigneti e godere della magia del paesaggio e dell’arte che vive in simbiosi” racconta Stefano Chiarlo.

A guidare la “trasformazione” fu Giancarlo Ferraris, pittore di Nizza Monferrato, con cui Michele Chiarlo aveva un lungo sodalizio creativo, essendo Ferraris l’artista di tutte le sue etichette. «Fu un’impresa titanica, forse la più divertente della mia vita», racconta Ferraris. «Chiamai a raccolta una decina di artisti, amici e artigiani di altissimo livello a lavorare insieme. C’erano ceramisti, fabbri, scultori, pittori, mosaicisti. Le competenze di ciascuno completavano quelle degli altri e i progetti diventavano più interessanti perché condivisi: era una sorta di factory warholiana a Castelnuovo Calcea». Venne così progettato un cammino tra diversi luoghi, a cura del grande Emanuele Luzzati, con opere iconiche organizzate lungo un percorso fiabesco dedicato agli elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Accanto alle sculture di Luzzati, il parco è costellato di opere di artisti di fama internazionale, tra cui spiccano gli interventi di Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle. Elementi immaginifici che immergono il passante in atmosfere arcaiche e fantastiche, ragionando sul rapporto e l’armonia tra uomo e natura, creando spazi meditativi e punti d’osservazione. 

Venne così progettato un cammino tra diversi luoghi, a cura del grande Emanuele Luzzati, con opere iconiche organizzate lungo un percorso fiabesco dedicato agli elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Accanto alle sculture di Luzzati, il parco è costellato di opere di artisti di fama internazionale, tra cui spiccano gli interventi di Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle. Elementi immaginifici che immergono il passante in atmosfere arcaiche e fantastiche, ragionando sul rapporto e l’armonia tra uomo e natura, creando spazi meditativi e punti d’osservazione.