Blanc di Neri 2018, l’unico Schioppettino Metodo Classico al mondo

Dagli assolati Ronchi dei Colli Orientali del Friuli, lo Schioppettino metodo classico Brut racconta l’essenza di un territorio: Torre Rosazza, la quintessenza del Friuli, fiore all’occhiello de Le Tenute del Leone Alato di Genagricola.

Due ampi anfiteatri di vigneti riempiono il paesaggio, guidando lo sguardo del visitatore verso l’alto, sull’originalità architettonica di Palazzo De Marchi, cuore pulsante e sede di cantina Torre Rosazza. A Oleis di Manzano, sui Colli Orientali del Friuli, le tradizioni e la cultura friulana si fondono con la tecnica e l’esperienza enologica, esprimendosi in maniera inedita nei vini dei 74 ettari della tenuta.

Lo Schioppettino, autoctono friulano recuperato negli anni ’80, oggi vinificato in rosso da poche cantine friulane è uno dei vini rossi più tipici friulani, che una volta bevuto te lo ricordi per sempre, per via del gusto, ma anche del nome. Il termine  Schioppettino un tempo indicava il vino ottenuto dalle uve della Ribolla nera, mentre successivamente il nome del vino finì per sostituire quello del vitigno.

Il nome così strano indica la particolare croccantezza dei suoi acini, che una volta maturi scoppiano in bocca quando li assaggi, ma anche il fatto che tradizionalmente si lasciava diventare frizzante (scoppiettante), mentre attualmente i pochi vignaioli che lo producono, lo propongono in versione ferma. Oggi viene spumantizzato unicamente da Torre Rosazza, che ne coltiva quasi due ettari nelle zone più alte, perfette per portare a maturazione questa varietà.

La Ribolla nera, vitigno tradizionale friulano, un tempo era coltivato nella provincia di Udine, sotto il nome di Scopp, le sue origini  sono antiche, come testimoniano alcuni documenti risalenti al 1496, riguardo al Capitolo di Cividale. Perse importanza durante il periodo post fillosserico e a causa dei tragici eventi della seconda Guerra mondiale, che favorirono l’abbandono dei territori di confine con la Yugoslavia, oggi Slovenia. Dopo il 1945 lo Schioppettino poteva considerarsi una reliquia, essendo quasi estinto.


Blanc di Neri, un unicum a livello mondiale

Dalle prime bottiglie di spumante prodotte nel 2007, il progetto ha visto una continua evoluzione: prodotto in una tiratura limitata di 6300 bottiglie e realizzato solo nelle migliori vendemmie, Blanc di Neri è oggi è un Metodo Classico Brut di Schioppettino in purezza, arrivato con il millesimo 2018 alla sesta produzione.

Abbiamo scelto di valorizzare lo Schioppettino in chiave diversa, sfruttando le peculiarità di un’uva rossa autoctona e dalle note speziate per la spumantizzazione– spiega Giovanni Casati, Responsabile Enologo e Agronomo Genagricola – in passato la Ribolla Gialla era il nostro unico spumante, oggi abbiamo deciso di dare prestigio anche all’altra Ribolla, quella Nera, non con uno Charmat ma con un Metodo Classico dalla progressione gustativa incalzante, di grande piacevolezza.

In un’ottica di miglioramento qualitativo abbiamo posticipato l’uscita di 1300 bottiglie al 2022, dall’affinamento più lungo. Le potenzialità che vediamo nello Schioppettino in versione Metodo Classico ci hanno portato ad ampliarne la superficie dedicata, negli ultimi anni raddoppiata”.

Note d’annata 2018: la produzione è stata abbondante e la maturazione lunga e ottimale. Nel 2018, benché dieci mesi su dodici abbiano toccato temperature più alte della media, le vigne non hanno avuto problemi di rifornimento idrico e hanno potuto esplorare il loro ciclo vegetativo in modo completo, dando una produzione abbondante in condizioni ottimali. La lunga maturazione ha garantito uve con maggior finezza ed eleganza, e un’ottima tenuta all’invecchiamento.

La sistemazione dei vigneti di Torre Rosazza in terrazze e nei Ronchi (le sommità delle alture, dalla perfetta esposizione) permettono la maturazione completa delle uve e caratterizzano il paesaggio della zona più meridionale dei Colli Orientali. La sinergia fra il suolo di Ponca – formazione sedimentaria di marna argillosa alternata a strati di arenaria, con una bassa fertilità e una buona capacità di trattenere l’acqua – e il clima consente la piena espressività dei vitigni, grazie anche all’escursione termica presente anche durante il periodo estivo, che rende le uve più profumate, aromatiche e zuccherine. Caratteristiche fanno del Blanc di Neri 2018, un unicum a livello mondiale!