Il gusto del naturale: Trentodoc pas dosè

Un’ arte, una vocazione, una capacità, sono la sinottica rappresentazione delle etichette che ONAV Mantova ha selezionato  per la degustazione.

L’orientamento al vino PAS DOSE’ è una scelta non casuale, dettata dalla ricerca di una rinascita, quella del legame intimo e profondo alla natura. Natura come elemento di biodiversità, come essenzialismo, come purezza ed incontaminazione.

Perché una scelta così circoscritta? La risposta è nella voglia di pulizia, di naturalezza, di rimozione delle interferenze che possano incidere sulla naturale generosità. E’ come voler struccare un volto, togliergli una maschera e ridargli la sua immagine naturale. Togliere le impurezze, le addizioni, lasciare che l’anima del vino emerga e si esprima in tutta la sua potenza e verginità.

La voglia è di guardare questi vini allo specchio con occhi nudi che raccontano la verità del chi sono, chi davvero rappresentano, farne quindi una fotografia istantanea. Sono l’eco della montagna, sono il vento che respirano, sono freschezza ed energia. L’idea è quella di voler riportare in superfice l’identità di purezza della terra, lasciar che le radici parlino di territorio di ‘casa madre’ da cui si nasce e nella quale si cresce.

Il Trentodoc pas dosè è una classe persuasiva, i cui vigneti di montagna sono espressione di un territorio qualitativamente dinamico ed eterogeneo, considerato ineguagliabile per la sua diversità, nel cuore del Trentino-Alto Adige. Sono 57 le realtà produttive del Trento Doc, con una rigorosa convivenza tra grandi e piccole realtà, che abitano il fondo valle e il promontorio montano.

Un crescere di prodotti e un progressivo innalzamento delle quote altimetriche di produzione, 800-900mt che non temono il riscaldamento globale, ma ne garantiscono la sanità.

Uno sviluppo continuo della produzione che dona sempre più equilibrio e longevità al prodotto, un vero porta bandiera enologico Trentino. Un affinamento legato alla sapienza della gestione del tempo, che lo sfida, allunga e determina.

Come invece in controtendenza, è l’abbassamento dei dosaggi zuccherini delle linee dosate. Una panoramica Trento Doc dove si sfidano patrimonio qualitativo ed eccellenza enologica.

L’ ASSAGGIO 

Revì’ – Trentodoc dosaggio zero 2017 – 75% Ch 15% P.N.

Studio e Perfezionamento. Un nome e una leggenda. Nel 1982 Paolo Malfer decide di fondare Revì, azienda che trova nel Trentodoc la propria ispirazione. Un legame tra qualità e territorio. Intensità olfattiva e complessità non predominati, ma è la carta d’ identità di cosa aspettarci nel non dosato senza estremizzazione. Color giallo chiaro, sentore predominante di mela, buona acidità da uva matura, marcata sapidità che regala persistenza in bocca. Quando la temperatura si alza si esalta la perfezione enologica, finale ammandorlato gradevole. Buon equilibrio buona beva.

Romanese Lagorai Trentodoc Riserva pas Dosè 2016 – 100% CH

Altezza e Profondità ‘Stanco di essere sulle cime scesi negli abissi in cerca di emozioni’: Lo Spumante sommerso. Unico nel suo genere, per quasi due anni affina a 20 metri di profondità nei fondali del Lago di Levico dove acquista un’evoluzione aromatica particolare. Il cullare delle correnti crea un naturale “remuage” dei lieviti, che garantisce al vino uniformità. Ad una tale profondità non filtra luminosità, che permette ottimali affinamenti. Nota ossidativa marcata ma controllata, ampio, grasso e strutturato. Buona persistenza, un vino dall’impronta determinata.

Borgo dei Posseri Tanani Trentodoc dosaggio zero 2015 – 50% CH 50% P.N.

Magia e Incontri si uniscono in un soleggiato altipiano di montagna tra il borgo barocco di Ala e le Piccole Dolomiti. Dopo anni di abbandono, una coincidenza fortuita ha portato alla riscoperta di questo luogo magico, dove Martin e Margherita Mainenti hanno scelto di produrre un vino che ne rispecchiasse l’unicità. Olfatto non marcato, acidità elevata piacevole; frutta secca crosta di pane, vino verticale, tagliente dove il dosaggio zero si esprime in durezza e purezza.

Moser Trento Doc Blanc de Blanc brut nature 2015 – 100% CH

Identità e Radici. La Famiglia Moser affonda le radici nella Val di Cembra dove passione e determinazione sono il connubio tra semplicità e modernità. L’azienda Maso Warth, posta sulle colline di calcare e dolomia della valle dell’Adige sono ventilate dall’Ora del Garda offrendo un vino essenziale, espressione d’origine del territorio. Al naso panorama di agrumi, bergamotto, cedro, buona acidità e finezza, ottima persistenza. Vino completo ed elegante.

Altemasi Trentodoc pas dosè 2015 – 60% CH 40% P.N.

Autenticità e Personalità. Dai Masi più alti nascono i DNA delle migliori Bollicine di Montagna. Le uve Chardonnay e Pinot Nero, vendemmiate esclusivamente a mano, crescono su terreni di natura fluvio-glaciale e vulcanica e sono influenzate da microclimi differenti. Grande equilibrio naso-bocca, affinamento lungo, parte di malolattica svolta, ampio e grasso, impostazione meno estrema del naturale.

Cesarini Sforza Trentodoc noir 1673 nature 2015 – 100% PN

Peculiarità e Terrirorio. Alla scoperta di un mosaico di vigneti nelle zone più vocate del Trentino, che coniuga le eleganti produzioni immerse nella Val di Cembra. Un tour suggestivo a 650 mt, emozionante alla ricerca del Pinot Nero. Produzione limitata. Balsamico al naso, erbe officinali, strutturato, con un retrobocca originale, acidità ben amalgamata; presente un po’ di astringenza ma riequilibrata dalla salivazione, un ammandorlato finale.

Marco Tonini Le Grile Trentodoc Riserva nature 2014 – 100% CH

Semplicità ed Equilibrio. Le uve nascono da coltivazioni sulle colline di Isera in Vallagrina, dove è posta l’attenzione ai cicli biologici e agli equilibri della natura. Una storia giovane che affonda la sua origine lontano nel tempo. Note evolutive marcate, complessità e leggera ossidazione ben governata, intensità spiccata, ben rappresentata la mela cotogna. Integrità e coerenza naso bocca. Prodotto rotondo e ampio acidità non spiccata, bella sapidità.

Maso Corno Giulio Larcher Clou pas dosè 2014 -70% CH 30% PN

Carattere e Classe. Sull’altipiano a 500 mt. Educato alla conoscenza del passato, ascolta la passione e sfida i condizionamenti puntando all’eccellenza. Espressione razionale e innovativa. Evidenti note tostate al naso, affumicatura. Intensità e complessità importante, buona persistenza, è un’altra impostazione del Trento Doc non dosato.

Paola Ghisi